L’alito cattivo, o alitosi, è una problematica molto comune che viene spesso associata con l’assunzione ci cibi aromatici o particolarmente grassi e difficili da digerire.
Questo è in parte vero, tuttavia la condizione persistente di alito cattivo è riconducibile a fattori differenti e si manifesta anche quando si sta lontani da questi cibi.
Infatti la causa del cattivo odore sono i VSCs, Volatile Sulfur Compounds (Composti Volatili Solforati), gas di cattivo odore prodotti da specifici batteri anaerobi del cavo orale mentre decompongono per ossidazione la parte proteica di residui di cibo, muco e fluidi biologici.
Ci sono malattie specifiche che portano ad avere l’alito cattivo, come ad esempio le infezioni rino-faringee, patologie gastriche, epatiche e renali; tuttavia è bene considerare che la maggioranza degli episodi di alito cattivo persistente scaturiscono da problematiche locali o che comunque possono essere risolte mediante accorgimenti a livello del cavo orale
Le tecniche di approccio più efficaci alle problematiche dell’alito cattivo sono molteplici.
• Spazzolino, dentifricio e collutorio senza alcol tre volte al giorno
• Assicurarsi di bere abbastanza acqua
• Pulizia meccanica della lingua mediante l’utilizzo di un puliscilingua che rimuova sia la placca batterica che i residui biologici dalla lingua.
• Uso locale di sostanze antibatteriche che diminuiscono la concentrazione dei batteri responsabili della creazione del VSCs.
• Uso di antiossidanti locali che ‘depotenzino’ l’odore dei VSCs.
• Uso di sostanze che aumentino la salivazione
• Uso di sostanze aromatiche che ‘coprano’ l’alito cattivo.
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